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Disinfettanti e igienizzanti per ambienti: quale prodotto scegliere

Disinfettanti e igienizzanti per ambienti
Disinfettanti e igienizzanti per ambienti: quale prodotto scegliere
Disinfettanti e igienizzanti per ambienti: quale prodotto scegliere

Disinfettanti e igienizzanti sono utilizzati quotidianamente per rendere più salubri gli ambienti, sia quelli domestici che quelli lavorativi.

A causa della pandemia di Covid-19 termini quali disinfettanti, igienizzanti, biocidi, prodotti con azione virucida, battericida e fungicida che prima erano utilizzati principalmente dagli addetti ai lavori e in altri settori professionali, oggi sono termini diventati di uso comune e prodotti sempre più richiesti poiché in grado di eliminare microrganismi dannosi per la salute dell’uomo dalle superfici e dagli ambienti e usati principalmente con lo scopo di limitare la diffusione di Sars-Cov-2.

Aumentando la richiesta, sugli scaffali dei supermercati e in rete abbiamo assistito al moltiplicarsi della presenza di prodotti che riportano la dicitura “Antibatterico”, “Rimuove germi e batteri”, “Purifica da contaminazioni” e tante altre frasi simili, ma cosa significa che un prodotto è biocida o che ha un’azione virucida, battericida e fungicida? Qual è la differenza tra igienizzanti e disinfettanti? Quali prodotti scegliere per sanificare / disinfettare l’aria e le superfici di un ambiente in modo efficace tra tutti quelli che sono disponibili sul mercato?

Partendo dalle definizioni dei termini biocida, battericida, levuricida, fungicida, sporicida, tubercolicida e virucida, nei prossimi paragrafi risponderemo a tutte queste domande e spiegheremo come riconoscere un disinfettante da un igienizzante. Inoltre, spiegheremo perché, nel caso della disinfezione di un ambiente, è necessario utilizzare disinfettanti professionali che contengano principi attivi la cui azione è riconosciuta in Italia dal Ministero della Salute o, ancora meglio, anche in Europa dall’ Agenzia europea delle sostanze chimiche (ECHA).

Cosa è un prodotto biocida

Il termine biocida è composto dal suffisso latino “-cida”, che indica “capace di uccidere, uccisore”, e dal prefisso greco “bio” che invece significa “che vive, essere vivente, vita”. Biocida significa quindi in grado di “uccidere” esseri viventi.

I biocidi sono un gruppo di sostanze in grado di eliminare o rendere innocui microrganismi nocivi per la salute dell’uomo e degli animali o che danneggiano i materiali. A causa di questo loro potere “distruttivo” queste sostante possono rappresentare un rischio per l’uomo, gli animali e l’ambiente. Per questo motivo al fine di garantire massima sicurezza l’immissione sul mercato di questi prodotti e il loro utilizzo sono regolamentati dal Regolamento (UE) n. 528/2012.

Come riportato sul Regolamento UE n. 528/2012 i biocidi sono suddivisi in quattro gruppi:

  1. Disinfettanti
  2. Preservanti  -> prodotti che prevengono lo sviluppo di alghe e microbi
  3.  Controllo degli animali nocivi -> rientrano in questo gruppo i pesticidi
  4. Altri biocidi -> prodotti antincrostazioni usati su imbarcazioni, attrezzature per l’acquacoltura o altre strutture usate nell’acqua.

Ognuno di questi gruppi viene poi suddiviso in diversi “tipo di prodotto” (TP). Nello specifico, il gruppo dei disinfettanti è così suddiviso:

  • TP 1: Igiene umana
  • TP 2: Disinfettanti e alghicidi usati per la disinfezione di superfici, materiali, attrezzature e mobilio che non entrano in contatto diretto con gli alimenti.
  • TP 3: Igiene veterinaria
  • TP 4: Prodotti usati per la disinfezione di attrezzature, contenitori, utensili, superfici o tubazioni usati per la produzione, il trasporto, la conservazione o il consumo di alimenti o mangimi.
  •  TP 5: Prodotti usati per la disinfezione dell’acqua potabile per il consumo umano e animale.

Cosa significa azione battericida, levuricida, fungicida, sporicida, tubercolicida o virucida

Come abbiamo visto dall’analisi del termine biocida, il suffisso -cida significa che la sostanza è in grado di “uccidere”.

Quando sull’etichetta di un prodotto destinato alla pulizia o alla disinfezione di un ambiente è riportato il termine battericida, significa che la sostanza in esso contenuto è in grado di eliminare i batteri patogeni.

Quando il prodotto ha un’azione levuricida significa che è capace di distruggere i lieviti patogeni.
Fungicida è una sostanza che impedisce la crescita o che distrugge i funghi parassiti e le muffe. L’attività sporicida è riconosciuta a quelle sostanze che sono capaci di eliminare le spore. Tubercolicida è invece una sostanza che riesce ad uccidere il Bacillo di Koch (Mycobacterium tuberculosis).

Discorso leggermente diverso riguarda i prodotti che sono riconosciuti dalle autorità come “virucida”. I virus, infatti, non possono essere distrutti / uccisi in quanto, non possedendo un proprio metabolismo, non possono essere considerati come esseri viventi. Nel caso dei virus non si parla di “uccisione” bensì di inattivazione, questo significa che la loro carica virale viene ridotta in modo tale da renderli innocui.

A differenza di questi prodotti che hanno azioni mirate su agenti patogeni dannosi per la salute dell’uomo e degli animali, un biocida è un disinfettante che ha un’attività ad ampio spettro, questo significa che è in grado di eliminare batteri, muffe, spore, funghi, virus, etc.

Che differenza c’è tra disinfettante e igienizzante?

Cerchiamo di capire ora la differenza tra igienizzanti e disinfettanti per ambienti.

I disinfettanti per ambienti sono prodotti la cui efficacia è stata riconosciuta dalle autorità competenti prima di essere immessi sul mercato. Si suddividono in:

Presidi Medici Chirurgici (PMC), se autorizzati solo a livello nazionale
Biocidi, se riconosciuti a livello nazionale ed europeo.

Nel nostro caso, quindi, prendono il nome di PMC i disinfettanti che sono stati valutati dallIstituto Superiore di Sanità (ISS) e autorizzati dal Ministero della Salute (i prodotti riportano in etichetta il numero di registrazione/autorizzazione), mentre se è riconosciuto anche a livello europeo (ECHA – European Chemicals Agency) viene classificato come biocida.

Gli igienizzanti per ambienti possono avere azione disinfettante ma questa loro azione non è testata da parte delle autorità competenti prima di essere immessi sul mercato.

Questo significa che, a parità di composizione e concentrazione dei principi attivi contenuti, un disinfettante è un prodotto la cui efficacia è stata testata e riconosciuta a livello nazionale e/o europeo, mentre l’efficacia di un igienizzante non è stata comprovata dalle autorità competenti. Spesso, i produttori degli igienizzanti che hanno un’azione disinfettante, per comprovarne l’efficacia, provvedono a far eseguire alcuni test presso laboratori specifici (questi report riportano solitamente il microorganismo su cui è stato eseguito il test, il metodo utilizzato e il risultato – la percentuale di abbattimento) al fine di poter dimostrare l’azione disinfettante del prodotto.

Quale prodotto scegliere per sanificare o disinfettare un ambiente

Dopo aver capito cosa significano i termini biocida, battericida, levuricida, fungicida, sporicida, tubercolicida e virucida e la differenza tra un disinfettante e un igienizzante per ambienti, possiamo concludere che quando si sceglie un prodotto bisogna prestare attenzione alle informazioni riportate sull’etichetta:

Se sull’etichetta è indicato il numero di registrazione / autorizzazione Ministeriale si tratta di un disinfettante la cui efficacia è state testata dalle autorità competenti prima della sua immissione sul mercato.

Se invece l’etichetta non riporta il numero di registrazione, è un igienizzante per ambienti, la sua efficacia non è quindi stata comprovata dalle autorità competenti, sull’etichetta infatti non può riportare la dicitura “azione disinfettante”.

Per eseguire la disinfezione di un ambiente ed avere la certezza dell’efficacia dell’operazione è consigliato utilizzare i disinfettanti professionali e certificati, in quanto la loro efficacia è riconosciuta. Al fine di evitare rischi alla salute di chi utilizza la sostanza o danni all’ambiente in cui il prodotto è impiegato, prima di usare il disinfettante è sempre indispensabile leggere la Scheda Dati di Sicurezza (SDS) del prodotto, dotare l’operatore dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) richiesti per la sua manipolazione e rispettare sempre le indicazioni d’uso fornite dal produttore.

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